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Il viaggio di Chiara Bordi verso l’inclusione e l’autenticità

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Chiara Bordi nasce a Tarquinia, in provincia di Viterbo, nel settembre del 2000. La sua vita prende una piega drammatica quando, a soli 12 anni, è vittima di un gravissimo incidente in scooter.

Chiara Bordi nasce a Tarquinia, in provincia di Viterbo, nel settembre del 2000. La sua vita prende una piega drammatica quando, a soli 12 anni, è vittima di un gravissimo incidente in scooter. Dopo l’incidente, si risveglia in ospedale e scopre che per salvarle la vita, i medici sono stati costretti ad amputarle la gamba sotto il ginocchio. Questo evento segna un punto di svolta radicale nella sua esistenza, costringendola a intraprendere un lungo e difficile percorso di accettazione di sé e della nuova vita che l’attende.


Durante il periodo trascorso in ospedale, Chiara deve confrontarsi con la realtà di un corpo cambiato e di un mondo che improvvisamente appare molto più difficile da affrontare. Dopo quasi due mesi di ospedale, quando torna a casa, si rende conto che ogni aspetto della sua vita, dalle piccole azioni quotidiane alle sfide più grandi, diventa una nuova battaglia. Ma con determinazione e pazienza, affronta il suo cammino di recupero, conquistando ogni piccolo passo verso la sua rinascita. La sua forza di volontà e la capacità di guardare avanti le permettono di ricostruire se stessa.


Pochi anni dopo l’incidente, Chiara Bordi si fa conoscere dal grande pubblico in Italia, quando nel 2018 partecipa a Miss Italia. All’età di 18 anni, arriva terza al concorso di bellezza, sfidando il mondo con il suo sorriso e il suo spirito indomito. In quel contesto, Chiara non si limita a rappresentare la bellezza estetica: sfila indossando tacchi e protesi, dimostrando che la disabilità non è un ostacolo alla realizzazione di sé e alla bellezza. Ma soprattutto, attraverso la sua partecipazione al concorso, Chiara si fa portavoce di un messaggio importante: vuole abbattere i pregiudizi e gli stereotipi legati alla disabilità, mostrando al pubblico che una persona disabile può vivere pienamente, inseguire i propri sogni e affrontare la vita con grinta e determinazione.
Il suo impegno per una rappresentazione più autentica e inclusiva della disabilità non si ferma qui.

Chiara entra a far parte del cast di Prisma, una serie tv di successo, prodotta per Prime Video, che ha conquistato il pubblico per la sua capacità di raccontare storie vere, lontane dai soliti stereotipi. La sua interpretazione nella serie, che affronta temi come l’identità e la diversità, rappresenta un passo importante nella costruzione di un’immagine più realistica della disabilità, in un contesto in cui i protagonisti non sono necessariamente eroi o esempi da ammirare, ma persone vere, con pregi e difetti, sogni e difficoltà.


L’impegno di Chiara Bordi per la disabilità continua anche nel suo lavoro come attrice nella fiction I Fantastici 5, in cui interpreta il personaggio di Laura. La serie racconta le vicende di un centro sportivo che accoglie atleti paralimpici e affronta temi come l’inclusione e la resilienza. Chiara ha sottolineato che il suo impegno in questo ruolo è molto più di una semplice performance: “Sento la responsabilità di raccontare la disabilità nel modo giusto”, ha affermato. Non vuole che la disabilità venga vista attraverso la lente del pietismo o dell’esaltazione retorica, ma come una realtà complessa, fatta di sfide, emozioni e, soprattutto, di normalità. Laura, il suo personaggio, non piange per la sua disabilità, ma si commuove quando racconta la sua passione per l’atletica, una passione che diventerà il suo obiettivo di vita.

Questa rappresentazione genuina e lontana da qualsiasi idealizzazione è uno dei principali obiettivi di Chiara, che con il suo lavoro vuole abbattere le barriere culturali che ancora esistono attorno alla disabilità. Il suo impegno è andato oltre la carriera di attrice. Infatti, Chiara ha fondato l’associazione Bionic Person, con la quale gira le scuole per sensibilizzare e educare i giovani sulla disabilità e sugli stereotipi che spesso la circondano, cercando di fornire un’alternativa positiva alla visione tradizionale della disabilità, promuovendo una maggiore consapevolezza e un cambiamento culturale.

Last modified: 29 Aprile 2025