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La straordinaria sfida di Michela Del Bianco e del marito Pierluigi Bonafin

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Era un pomeriggio di maggio del 2018 quando Michela Del Bianco e suo marito Pierluigi Bonafin furono coinvolti in un grave incidente in moto che cambiò radicalmente le loro vite.

Era un pomeriggio di maggio del 2018 quando Michela Del Bianco e suo marito Pierluigi Bonafin furono coinvolti in un grave incidente in moto che cambiò radicalmente le loro vite. Entrambi riuscirono a sopravvivere ma pagarono un prezzo altissimo: la perdita della gamba sinistra. Nonostante il dramma, la coppia non si lascò abbattere. Anzi, fu proprio in quel momento che trovarono dentro di loro stessi una forza inaspettata, spinti dall’amore che li unisce e da quella tenacia che solo i veri sportivi possiedono. 

Negli anni successivi, attraverso un percorso lungo e faticoso, sono riusciti a raggiungere un risultato straordinario: conquistare il record del mondo di apnea dinamica ai campionati paralimpici italiani, tenutisi a Torino sotto l’organizzazione della Federazione Italiana Pesca Sportiva, Attività Subacquee e Nuoto Pinnato.

Quel traguardo rappresenta per loro molto più che una semplice vittoria sportiva: è una vera e propria rinascita. Michela e Pierluigi hanno gareggiato fianco a fianco nella specialità con attrezzi, raggiungendo rispettivamente la distanza di 94,50 metri per lei e 115,50 metri per lui. Pierluigi ha raccontato che quando i giudici li hanno chiamati per annunciare il risultato, loro stentavano a crederci. La gioia che li ha travolti è stata indescrivibile: si trattava di un evento che mai avrebbero immaginato di vivere, tanto più insieme.

Lo sport ha sempre fatto parte delle loro vite: Michela è stata una ginnasta, mentre Pierluigi ha praticato nuoto e rugby. Dopo l’incidente, cercando un modo per lasciarsi alle spalle quel ricordo doloroso, si sono avvicinati al ciclismo. Successivamente, su consiglio dei fisioterapisti, per agevolare la riabilitazione hanno cominciato a nuotare, scoprendo così una nuova passione: l’apnea. Pierluigi ha spiegato che questa passione è nata meno di due anni fa e che oggi l’apnea rappresenta per loro molto più di uno sport. È diventata una metafora della loro vita, una sfida continua. Secondo lui, infatti, l’apnea simboleggia il loro percorso: imparare a non fermarsi mai davanti agli ostacoli e a cercare sempre di andare oltre, anche quando tutto sembra difficile.

Michela e Pierluigi si allenano cinque giorni a settimana, condividendo ogni momento di fatica e di crescita. Ritengono che questa nuova sfida li abbia resi ancora più uniti. Pierluigi ha sottolineato come la disabilità, nella loro relazione, non sia mai stata un limite, ma qualcosa in più: un elemento che ha rafforzato la loro comprensione reciproca. Sapendo cosa significa convivere con la protesi, conoscono profondamente le difficoltà dell’altro. Non sono mancati momenti di sconforto, soprattutto all’inizio, tra rabbia, dolore e adattamento alle protesi, ma ogni giorno si sono ripetuti che il giorno dopo sarebbe andata un po’ meglio. E così è stato.

Oggi sono felici che la loro storia possa servire da esempio per chi si trova ad affrontare momenti bui. Credono fermamente che il loro percorso possa trasmettere un messaggio di speranza a chi pensa di non farcela. Ribadiscono spesso che, se ce l’hanno fatta loro, allora è davvero possibile per chiunque rialzarsi, reagire e costruire qualcosa di bello anche dopo un evento traumatico.

Last modified: 2 Maggio 2025