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Oltre il traguardo: La storia di Simona Canipari, campionessa di resilienza

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Simona Canipari è una donna che ha saputo affrontare la vita con una determinazione incredibile, tanto da riuscire a essere convocata in nazionale e diventare campionessa del mondo di handbike.

Simona Canipari è una donna che ha saputo affrontare la vita con una determinazione incredibile, tanto da riuscire a essere convocata in nazionale e diventare campionessa del mondo di handbike nonostante l’anagrafe (classe 1968) non giocasse a suo favore. La sua storia è un esempio di resilienza e forza d’animo. Nel 2018, mentre si allenava in sella a una bicicletta da corsa, un tragico incidente stradale le cambiò per sempre la vita: al risveglio, Simona scoprì di essere diventata tetraplegica. Una diagnosi che avrebbe abbattuto molte persone, ma non lei.

Fino a quel momento, la bici da corsa era stata per Simona molto più di un hobby: era la sua vita. Pedalava con una passione che l’aveva portata a percorrere più di 15 mila chilometri all’anno. Immaginarsi senza poter più salire in sella fu devastante, ma quella stessa passione per lo sport divenne la sua forza. Non si arrese, anzi, trovò la spinta per reinventarsi: si avvicinò all’handbike, una nuova disciplina che le permise di tornare a gareggiare, anche se in una forma diversa. 

Nel luglio del 2019, a soli pochi mesi dalle dimissioni dall’ospedale, Simona partecipò alla sua prima gara ufficiale: la decima edizione del Giro Handbike (Ghb) a Castel di Sangro. Nonostante il lungo periodo di recupero, riuscì a completare la gara ma con un risultato che non le sarebbe mai stato facile accettare: vinse la “maglia nera”, il riconoscimento per chi arriva ultimo. Per una persona abituata a vincere, quella maglia non fu di certo un segno di fallimento, ma un incitamento a migliorare e a dare il massimo. Così, anziché demoralizzarsi, Simona prese quel risultato come una sfida e si mise a lavorare con ancora più impegno.

La sua dedizione la premiò rapidamente: già a settembre dello stesso anno, nella penultima tappa del Ghb a Busto Arsizio, diede prova della sua tenacia: Simona tagliò il traguardo per prima nella sua categoria Wh1, quella riservata agli atleti con il livello più alto di perdita funzionale. Un trionfo che testimoniava i frutti dei suoi allenamenti costanti e incessanti.

Il sogno di Simona, però, non si fermava lì. Il suo obiettivo più grande era vestire la maglia rosa del Giro d’Italia in Handbike, simbolo del trionfo assoluto. Nel 2020, a causa della pandemia, le gare furono sospese, ma Simona non mollò. Continuò ad allenarsi in casa sui rulli e, quando la normativa anti Covid lo prevedeva, qualche volta anche su strada. 

Nel 2021, dopo mesi di preparazione, Simona vide la sua determinazione è stata ripagata con la convocazione in nazionale per i campionati mondiali di paraciclismo a Cascais, in Portogallo. È qui che Simona riesce a realizzare una impresa straordinaria, da scrivere su tutti i manuali sportivi ma anche di psicologia: ha vinto la medaglia d’oro sia nella specialità a cronometro che in quella in linea, due vittorie arrivate dopo pochi anni di agonismo ma soprattutto a oltre cinquant’anni di età.

A quel punto, il sogno di Simona ha preso forma: nel 2021 ha partecipato al Giro d’Italia in handbike non da ciclista qualunque ma da campionessa del mondo, indossando la maglia iridata per tutte le tappe della gara. Non prese quella rosa ma quella con l’arcobaleno se la tenne stretta per un anno intero. 
Ma lo sport non è l’unico impegno nella sua vita. Simona non si limita a vincere, ma dedica parte delle sue energie a sostenere e motivare altre persone con disabilità, condividendo con loro la sua esperienza e il suo spirito di lotta. “Contribuire a dare loro una motivazione per realizzare le proprie passioni mi dà tante soddisfazioni quanto sfrecciare sulla mia handbike”.

Il suo motto, “L’impossibile è un limite temporaneo” rappresenta perfettamente la sua filosofia di vita. E Simona ha dimostrato che non c’è limite che non possa essere superato con la giusta determinazione. Il suo cammino non sarebbe stato lo stesso senza il supporto delle tante persone che le sono vicine: la sua famiglia, i suoi amici e i compagni di squadra, che le danno la forza di continuare a inseguire i suoi sogni e a sfidare sè stessa e i propri limiti giorno dopo giorno.

Simona Canipari è la prova che quando la passione e la volontà sono più forti di ogni difficoltà, non esistono barriere. E, anche se il suo sogno della maglia rosa non si è ancora realizzato, ogni traguardo che supera è una conquista che va ben oltre la corsa stessa.

Last modified: 16 Dicembre 2024