In una luminosa stanza del Centro Paraplegici di Ostia, tra strumenti musicali, macchinari per la riabilitazione e volti che raccontano storie di sfida e rinascita, Tiziano Floreani, 44 anni, conosciuto sul litorale romano per la sua lunga carriera da attore comico, accoglie con un sorriso la troupe della Rai che è andata a fargli visita. Il suo volto è ancora lo stesso che in passato ha strappato risate a teatro, ma oggi racconta qualcosa di più profondo: la resilienza di chi ha deciso di non arrendersi.
“Il 29 gennaio 2024 ho avuto un incidente che mi ha cambiato la vita”, racconta con voce calma ma carica di emozione. “Da allora sono in ospedale da più di un anno. Ho cominciato il mio percorso al Cto e da circa un mese e mezzo mi trovo qui, al Centro Paraplegici di Ostia”. Un cammino lungo e faticoso, ma affrontato con lo spirito di chi non smette di credere nel domani.
Il centro, eccellenza per la riabilitazione delle persone con lesione midollare nel centro-sud Italia, offre molto più di cure mediche. Lì si costruiscono nuovi equilibri, si recuperano funzioni, ma soprattutto si ritrovano sogni che sembravano perduti. Per Tiziano, quel sogno è il palcoscenico.
“Sto facendo tante attività, anche la logopedia”, spiega. “È quello che mi dà forza. So che posso tornare a fare l’attore. Il mio obiettivo è tornare in scena, mettere in piedi uno spettacolo appena esco da qui. Voglio rimettermi in gioco, creare personaggi, ridare vita a quello che ho sempre amato. È questo che mi spinge a non mollare”.
L’energia positiva di Tiziano è contagiosa. All’interno del centro, ogni giorno è scandito da attività pensate per riattivare corpo e mente. Non solo fisioterapia e logopedia, ma anche sport, musica, laboratori artistici. “Ci sono strumenti musicali, facciamo anche musicoterapia”, racconta con entusiasmo. “Stiamo cercando di risvegliare tutto, anche se è un lavoro lungo. Ci vuole pazienza, ma piano piano stiamo già ottenendo piccoli successi. E ogni piccolo traguardo è una vittoria”.
Il team del centro è composto da fisioterapisti, terapisti occupazionali, logopedisti, medici, infermieri e assistenti sociali. Una squadra multidisciplinare che lavora con un obiettivo comune: restituire la massima autonomia possibile ai pazienti, offrendo al tempo stesso un ambiente umano e stimolante.
“È un posto che sa accogliere e curare” conclude Floreani “ma anche far sentire ancora vivi, pieni di possibilità. Perché sì, è vero, ci si trova a dover ricostruire molto. Ma si può farlo anche con un sorriso. E io, di sorrisi, ne ho ancora tanti da regalare”.
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Last modified: 19 Maggio 2025
